21 giu 2015

REINING TIPS: IL POTENZIALE DEL VOSTRO CAVALLO DA REINING

AL DUNNING: <IL POTENZIALE DEL VOSTRO "REINER"? VE LO SPIEGO IN 4 MOSSE!>
Quando si parla di Reining e in generale di equitazione americana, Al Dunning è uno dei più noti Horsemen, intesi come uomini di cavalli, lungo una vita intera. Horseman a tutto tondo, non solo Trainer più o meno alla moda. Autore nelle scorse decadi di alcuni saggi che rimangono “pietre miliari” del Reining ben prima dell’avvento del DVD e di You Tube, Al Dunning conosce certamente i cavalli e nello specifico, conosce bene  i cavalli da Reining. Troverete in questo articolo magari un sapore un pò “retrò”, ma credo anche qualche utile considerazione che non sempre si riesce a cogliere....guardando un Video. Buona lettura !
 Come valutare al meglio il potenziale del vostro cavallo da Reining in 4 MosseBreeding, Conformazione, Capacità, “Cuore”.  
La parola va  a Al Dunning, intervistato da J.Thorson per myhorse.com 
AL DUNNING: <<  Ma il mio cavallo avrà del potenziale nel Reining? Sento questa domanda moltissime volte all’anno dai clienti che portano presso il mio centro cavalli per valutare un possibile percorso di training. (CLICCA QUI SOTTO PER LEGGERE TUTTO) 
Dopo 30 anni di esperienza, penso di poter dire a un proprietario quando un cavallo ha un potenziale sufficiente a giustificare un investimento in un Training professionale. Ma a volte devo invece rispondere che i loro cavalli forse andrebbero meglio indirizzati verso altre discipline. Penso che sia una buona cosa per tutti i  lettori avere qualche strumento di base in più e andrò a discutere quattro “parole chiave” che io personalmente devo considerare quando sono chiamato a dare questo tipo di giudizio, ma che poi valgono anche mentre si procede con il Training.

1)      PEDIGREE (BREEDING)
Riprendendo il tema del cliente e del potenziale del suo cavallo, la mia prima domanda sarà sempre relativa al Breeding. Il Talento nel Reining viene dalla genetica, perché è la genetica che produce quei tratti morfologici e di conformazione fisica che permette ad un cavallo di esprimersi con facilità o di essere a suo agio nello Stop, Spin, Roll Back e cambi di galoppo. Io penso che la genetica sia in gran parte responsabile di quella dote innata che chiamiamo “addestrabilità” . Questo non vuol dire che avrete una garanzia al 100%, ma certamente un buon pedigree aumenterà le vostre chanches di riuscita . Parlo ovviamente di Sires & Dam che a loro volta hanno dimostrato capacità come Reiners. Senza questa premessa, le vostre probabilità di successo non sono così grandi.

Non sono una persona "Snob",  che vuole o cerca  un certo tipo di Pedigree. Ma penso che se un prospect non è stato incrociato per questo tipo di disciplina, non è giusto chiedervi di investire il vostro denaro, nè è giusto investirci il mio tempo. Per usare una metafora, è del tutto inutile  cercare di inserire un “oggetto quadrato in un buco tondo”. Non sarebbe solo una delusione per entrambi, ma anche un modo di affaticare o persino frustrare quelle che sono le capacità reali del vostro cavallo.

2. CONFORMAZIONE
Dato per acquisito il punto 1, la seconda cosa da valutare è la conformazione del cavallo. Molti proprietari mi chiedono una valutazione nel primo anno di età o addirittura nei primi mesi di vita del puledro. Ma io personalmente non credo di poter giudicare molto di un cavallo almeno fino a che non ha due anni. Semplicemente, fino a quell’età i cavalli cambiano molto, il fattore prevalente è ancora la crescita.

Da qui in poi, per essere più precisi, prendiamo due cavalli a confronto - foto sopra - e diamo un’occhiata alla loro conformazione .
Il cavallo A (Palomino) ha una testa che mi piace molto con occhi grandi e intelligenti, narici di una giusta grandezza, una bocca corta e orecchie sempre molto rilassate. Ha una linea inferiore del collo ( gola) corta e pulita , con linee nette, in prospettiva più facile da flettere . La linea del collo è più lunga a livello superiore rispetto all’attaccatura inferiore e anche questo è importante per la capacità successiva di flettere il collo e cedere sul morso. La naturale linea di curvatura sopra la parte superiore del collo contribuisce ancora di più alla capacità di flettere dell’animale. Ha inoltre una corretta inclinazione della spalla con una buona attaccatura alta e non è eccessivamente corpulento nella sua muscolatura frontale, cosa che spesso è un limite nella capacità a girare negli spin. Mi piace il fatto che abbia una schiena corta, perché una schiena molto lunga può portare ad avere problemi nel raccogliere l’animale correttamente per avere poi dei buoni cambi di galoppo.
Inoltre, il palomino (A) non ha fianchi troppo alti e questo è buono, perché di solito animali con questo tratto morfologico hanno anche articolazioni posteriori (ginocchio) piuttosto deboli. La conformazione robusta delle articolazioni posteriori e degli zoccoli, la sua muscolatura in quelle zone mi fa pensare a un cavallo ben costruito per sopportare il lavoro che un addestramento reining richiede. MI piace il modo in cui le "colonne" costituire dalle ossa delle zampe si allineano sotto le spalle e sotto il posteriore. La loro ottima conformazione aiuterà naturalmente il cavallo a mantenersi sano, a prevenire incidenti. Il cavallo non presenta mancinismi, né gli zoccoli sono eccessivamente indietro rispetto alle anche o rispetto alle spalle. Nella foto senza sella potete vedere il garrese un po’ prominente e una buona profondità nella larghezza della cassa toracica. Il fatto invece che abbia le anche, il posteriore un po’ alto non mi preoccupa perché questo cavallo è nei suoi tre anni e deve ancora crescere un po’.

Il cavallo B (baio) per me ha una conformazione abbastanza buona da meritare una chance. Tuttavia, ha qualche limitazione. Gli manca una certa raffinatezza nella testa, in particolare ha occhi piccoli e una bocca più lunga. La sua muscolatura lungo la gola appare più spessa e il collo è decisamente più corto sia nella parte inferiore che in quella superiore. Ha un collo più diritto, meno curvilineo e si innesta in modo più pesante, più spesso lungo la linea delle spalle. Ha una parte frontale più pesante che io penso lo renderà meno performante in manovra  del cavallo palomino
Il posteriore del Cavallo B ha una conformazione adeguata, con una muscolatura sufficiente a veicolare resistenza e potenza, ma a mio avviso gli manca muscolatura nella zona delle articolazioni posteriori rispetto al cavallo A ed inoltre non ha gli stessi begli appiombi del Palomino nelle zampe posteriori. Noterete quanto gli zoccoli posteriori del cavallo baio siano più indietro rispetto alle anche di quelli del palomino. Questo è un tratto che gli renderà più difficile l’entrata nello Stop e la conseguente facilità a scivolare.

3. CAPACITA' 
Con qualsiasi cavallo, alla fine la prova del suo potenziale sta nella capacità di fare il lavoro che gli chiediamo. Con questo in mente, diamo un’occhiata ai due cavalli durante una giornata ordinaria di training. Qui vedrete come le considerazioni fatte sulla loro confermazione in effetti va a pesare sulla loro effettiva performance.
Il cavallo Palomino  cede più facilmente al morso, si muove più fluido sotto il peso del cavaliere. La corretta conformazione del posteriore e l’allineamento corretto degli zoccoli e delle zampe posteriori sotto le anche, danno luogo a un bel movimento disteso delle zampe posteriori, da cui segue un galoppo morbido e disteso, portato profondamente sotto di sé. Non è molto difficile per me raccoglierlo.

Il cavallo Baio B, non galoppa così bene. La pesantezza della sua cassa toracica gli impedisce di sollevare le spalle e la sua andatura  è particolarmente pesante sugli anteriori. Non ha nemmeno lontanamente la capacità di cedere, di raccogliersi del cavallo A. Nella foto si vede bene come porta il collo e come sembra sempre tirare rispetto alle mani del mio assistente.

Per quanto riguarda gli Stop, teniamo in mente che entrambi i cavalli stavano imparando a stoppare, mentre abbiamo scattato queste foto. Il cavallo A è leggero sulle redini, è bilanciato e ha una schiena ben arrotondata mentre entra nella sabbia. Non sembra essere messo in difficoltà dalla manovra, entra in modo naturale e la sua capacità fa si che appaia più avanti nel training e allo stesso tempo, la cosa mi incoraggia a proseguire il mio lavoro.

Non succeed la stessa cosa con il Cavallo B. Le foto rivelano che lo stop non è così facile per lui a questo punto del training.  Si irrigidisce sulle spalle e la schiena è portata quasi piatta, senza un minimo di flessione apparente sul collo e sulla testa. Non riesce a portare bene sotto il posteriore e per questo gli sarà più difficile anche scivolare.
Anche se un buon Training migliorerà questa sua capacità e postura rendendo più facile per lui stoppare, niente potrà cambiare i suoi tratti, la sua conformazione che non lo mette al pari dell’altro cavallo. Non ho qui il tempo di mostrarvi sequenze fotografiche di tutte le manovre. Ma posso dire in modo sereno che il cavallo A è migliore praticamente in tutte.

4. UNA QUESTIONE DI ….CUORE
Mentre Pedigree e conformazione potranno dirvi molto circa il potenziale del Vostro reiner, c’è una cosa che non potrete mai comprendere finchè non inizierete davvero il lavoro in sella. E’ davvero una questione di cuore. Ed è tutta una questione che sta al singolo cavallo, al singolo atleta. La potete chiamare cuore, addestrabilità ma alla fine sarà una cosa davvero molto determinante, qualsiasi sia la disciplina sportiva scelta. Un cavallo dal grande cuore può compensare caratteristiche morfologiche inferiori. Crescerà grazie all’esercizio fisico, migliorerà sulla ripetizione della manovra, non avrà gesti di ribellione quando il Training entrerà in periodi più difficili. Cercherà sempre di accontentarvi e anche se magari  il suo set di manovre non è così buono come quello di altri cavalli, lui lo ripeterà e ripeterà in modo consistente e costante.

In fondo c’è una ragione perché si dice che  l’addestramento dei cavalli non sia solo scienza, anzi è  altrettanto vero che è anche  arte e mistero, insieme. Così come è vero  che più puledri avrete occasione di montare, più presto riuscirete a capire il fattore “cuore” . E  il perché un cavallo dal cuore grande, troverà sempre un suo posto nel mondo .>>

Liberamente tradotto da M.Penza e tratto da J.Thorson (my Horse.com)